Cosa resta di una soggettività divisa tra il rumore dello scontro e il silenzio della distanza dalle istituzioni? Quale lessico la riflessione può offrire alla partecipazione? Qual è il senso da attribuire alla parola “crisi”?
La progressiva sostituzione del lessico economico a quello politico, l’assottigliamento del vocabolario che articola le relazioni umane ed istituzionali trasformando i cittadini in utenti, sono i dati più evidenti di una condizione storica e sociale che da tempo emerge dalle riflessioni della filosofia del linguaggio e della filosofia politica. A fronte di tale con- dizione, si delinea un’allarmante conclusione: la popolazione che non rientra nelle élites economiche, politiche o amministrative, non dispone più di un lessico attraverso cui auto- rappresentarsi. Eppure, una parola sembra essere condivisa da tutti. Così, a partire dalla comune convinzione che la relazione, il riconoscimento e la partecipazione politica costi- tuiscono gli elementi per la costruzione di un senso politico condiviso e di una comune appartenenza sociale, i partecipanti al volume dialogano intorno al termine “crisi”, do- mandandosi se la sua rapida elevazione a categoria storica e concettuale (in discorsi e luo- ghi differenti: dall’economico al politico, dalla finanza globale alle amministrazioni locali) nasconda la volontà di evitare il momento risolutivo che ogni vera crisi comporta. In que- sta prospettiva, attribuire alla crisi un carattere epocale – ovvero di un’inevitabile irreversi- bilità – equivarrebbe a nascondere l’estremo, e irresponsabile, tentativo di mantenimento dello status quo: con la grave conseguenza di un incontrollato dilagare di rassegnazione, sfiducia e disperazione, che trovano il proprio sfogo in allarmanti derive qualunquistiche e populistiche.
Interventi di: Alessandro Arienzo, Louis Begioni, Gianfranco Borrelli, Marco Castagna, Fabio Ciaramelli, Giuseppe Di Marco, Antonio Gentile, Ugo Maria Olivieri, Rocco Pititto, Giulio Querques, Giovanni Semeraro, Marica Spalletta, Simona Venezia, Zhang Xiaoyong.
Author(s): Alessandro Arienzo, Marco Castagna
Publisher: Diogene Edizioni
Year: 2013
Language: Italian
Pages: 222
City: Pomigliano d’Arco (NA)
Tags: Crisi, economia, attualità, parole della crisi, parlare della crisi, conferenza
Mario Rusciano
Presentazione 7
Alessandro Arienzo, Marco Castagna
La scelta critica: istruzioni per l’uso 11
Louis Begioni
Les emprunts à l’anglais dans la terminologie de la crise: comparaison entre la langue française et la langue italienne 25
Marco Castagna
L’uomo della folla. Ovvero del terrore dell’utopia 33
Antonio Gentile
Oltre il rumore e il silenzio: lo spazio abitato della convivenza politica 47
Rocco Pititto
La compassione come fondamento etico della comunicazione 59
Simona Venezia
I paradossi della condivisione: etica ed ermeneutica della comunicazione 77
Marica Spalletta
Media digitali, “politica 2.0” e nuove forme della partecipazione: ha ancora senso parlare di giornalismo? 91
Fabio Ciaramelli
La servitù volontaria come paradosso della modernità 103
Ugo Maria Olivieri
Un’amicizia “politica”. Étienne de la Boètie e Michel de Montaigne 117
Alessandro Arienzo
Stato, sovranità, democrazia: note per un lessico della crisi 125
Giovanni Semeraro
Crisi della partecipazione politica: ripensare la democrazia 139
Gianfranco Borrelli
Oltre il disastro delle politiche neoliberali e il fallimento del socialismo reale: autocritica e scarti della teoria democratica 151
Giuseppe Antonio Di Marco
Crisi, comunismo e dialettica in Karl Marx 173
Giulio Querques
La pervasività comunicativa della semiosfera economica 199
Zhang Xiaoyong
La Filosofia dell’Età della Crisi 209