Questo volume narra una storia dolorosa e finora poco conosciuta: l’esodo della popolazione di Pola, conseguente alla cessione di gran parte della penisola istriana dopo il Trattato di pace del 10 febbraio 1947. È la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia, Paese che aveva vinto la guerra mentre l’Italia l’aveva perduta. E cominciò la fuga degli esuli. Tra il gennaio e il marzo 1947, 27.256 persone abbandonarono la città con quasi 150mila metri cubi di masserizie, arredi di uffici e negozi, attrezzi di botteghe artigianali e industrie. Più del doppio di profughi avevano già lasciato l’Istria, Fiume e la Dalmazia nei mesi precedenti. Fu un impegno e uno sforzo straordinario a cui concorsero le istituzioni pubbliche, le autorità religiose, i militari di leva e migliaia di anonimi italiani che si prodigarono per senso del dovere e in nome del ricordo del sacrificio della generazione della Grande guerra. Ma ci furono anche ritardi, disservizi, campanilismi, disinteresse, ipocrisie, rancori, furti e truffe. In queste pagine si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano. La narrazione, scientificamente ineccepibile ma coinvolgente come un romanzo, è arricchita da una moltitudine di documenti inediti provenienti dell’Ufficio per la Venezia Giulia.
Author(s): Roberto Spazzali
Publisher: Ares
Year: 2022
Language: Italian
Pages: 592
Tags: Pola, Istria, World War II, Yugoslavia
Nota introduttiva
Indice
Capitolo 1: Una citt fortezza sullAdriatico
La citt dellArsenale
La citt delle diseguaglianze
La citt fortezza
Sfollamento ed esodo nella Grande guerra
Obiettivo militare e politico
Capitolo 2: Caposaldo ditalianit
Reciproche diffidenze
Normalizzazione italiana
Emigrazioni e immigrazioni
Le contraddizioni di una citt moderna
Capitolo 3: Tempi di guerra
La guerra nei Balcani e i rapporti tra comunisti italiani e croati
La crisi del regime e il collasso delle forze armate
Sul confine meridionale del Terzo Reich
Capitolo 4: Il vortice della violenza
Tra Berlino e Sal
Una difficile Resistenza
Il primo esodo sotto le bombe
Capitolo 5: La Berlino adriatica
Frenetiche trattative per salvare il porto di Pola
Capitolazione
La resa dei conti
Spartizione alla berlinese
Capitolo 6: Limpossibile normalit
Il difficile governo cittadino del Comitato di liberazione nazionale di Pola
Una grande illusione: la visita della Commissione alleata
Inquiete attese dalla Conferenza di pace
Assenze e silenzi del Comitato giuliano sulle sorti di Pola
Capitolo 7: Cronache dallassedio
Nazionalismi e settarismo politico
Larma della fame
Accanimenti anticattolici
Condizioni economiche disastrose
Sport sotto due bandiere
Capitolo 8: Esodo: un problema politico e umanitario
Il problema dei profughi e dei rimpatriati durante la guerra
Le proposte per unazione politica nella relazione confidenziale Bassani-Bertossi
Animare litalianit: onesti e disonesti
Lombra del nemico
Assistenza e patriottismo
Capitolo 9: Assistenza di Stato
LUfficio per la Venezia Giulia
I prefetti Micali e Meneghini: i due artefici dimenticati dellesodo
LUfficio staccato di Venezia: la prima linea dellassistenza
Il comitato assistenza per lesodo
Il comitato assistenza profughi di Pola e della Zona B
Capitolo 10: Rifugiati, esuli, profughi
Rifugiati e profughi
La proposta De Berti per lemigrazione assistita
Esuli in patria
La psicosi delloccupazione jugoslava
Un piano assistenziale speciale per Pola
Tensioni: gli incidenti al Molino grande Sansa
Il tempo dellesodo
Capitolo 11: Una strage e un omicidio
Bombe e attentati: una strategia della tensione
La spiaggia insanguinata di Vergarolla
Alta tensione
Uno, due... quanti colpi di pistola?
Capitolo 12: Un piano per lesodo
Chi si doveva occupare dellesodo?
Il piano Meneghini
Fare come dopo Caporetto
In missione a Pola
Il ruolo della Marina militare
Capitolo 13: La fine di tutto
Le continue resistenze degli Alleati
Lesodo in celluloide
Le operazioni della Marina militare
I convogli dei profughi
Quanti partirono da Pola?
Assistenza sanitaria
La voce della Chiesa
Lesodo dei bambini e degli infermi
Un bilancio affrettato e il caso dei profughi sloveni
La scelta degli italiani di Pola: salvare la propria identit
Capitolo 14: In attesa del giorno R
Pane e speranze
Chi dovr consegnare Pola alla Jugoslavia?
Passaggio di consegne
Ancora esodi e rientri
Lultima crisi di Pola
Capitolo 15: Italia, madre e matrigna
La funzione politica dellassistenza ai profughi
Il progetto per un nuovo cantiere navale Scoglio Olivi
La politica dei sussidi
Infiltrazioni e tensioni nel basso Isonzo
Il caso del Lammie Transit Camp di Napoli
I pregiudizi dellAssistenza postbellica
Fiume dimenticata
I naufraghi della Dalmazia
Dove e come sistemare i profughi: la difficile soluzione dellemigrazione estera
In condizioni molto difficili
Il mancato censimento dei profughi
Capitolo 16: Le masserizie di unesistenza
Non ci sono magazzini per i profughi
Speculazioni sulla pelle dellesodo
A chi affidare il trasporto delle masserizie?
Acomin: limpresa degli esodi
Masserizie a Trieste: i magazzini 69, 70 e 71
Ancora un esodo: le masserizie inviate a Venezia
I trasporti delle masserizie
Svuotare Pola
Se ne andarono pure i morti
Capitolo 17: Senza un presente
Le Assicurazioni Generali e lesodo
Il caso degli sciacalli del mare
Dinnanzi alla Patria e dinnanzi alla Storia
Destinazioni
Diffidenze e ostilit
La Venezia Giulia non meritava un simile trattamento
Un piano di esodo parzialmente fallito
Capitolo 18: Dare un futuro
Sussidi e razioni alimentari
Lassistenza silenziosa della Croce rossa italiana
Il modello Palutan
Non cera spazio per tutti
Dare un tetto
La citt per i profughi Istria Nuova e il ruolo di Sante Bonario della Scalera Film
Garantire un posto di lavoro: ma solo ai dipendenti pubblici
Linquietante furto nella sede del Comitato assistenza di Pola
Labili progetti per lemigrazione
Appendice Tabelle riassuntive
Abbreviazioni e sigle
Crediti fotografici
Indice dei nomi