«”Hai trovato il monastero giusto?”: la domanda che qualcuno di tanto in tanto mi pone mette in guardia dai fraintendimenti che il mio vagare per eremi e cenobi potrebbe suscitare. No, non sto cercando il monastero giusto. Vado per questa strada perché ho il sospetto che le luci nascoste che giungono da questi luoghi siano ancora capaci di offrire qualche solido orientamento. Busso a queste porte perché ho l’impressione che qui si impari davvero che si può cambiare il mondo, ma – impresa piuttosto complicata – a patto di cominciare a cambiare se stessi, partendo dalle cose più semplici e concrete. Quelli che vi si sono cimentati seriamente dicono che la sfida sia di vertiginosa difficoltà.
E, soprattutto, pare duri tutta una vita.» Da Montecassino a Bose, da Camaldoli a Subiaco, dall’Irpinia alle Murge sino alla badia del Goleto: Giorgio Boatti racconta il suo viaggio attraverso chiostri e abbazie d’Italia, per «sperimentare direttamente quel “bussate e vi sarà aperto” a cui nessuno, di questi tempi, pare più credere in concreto». Un itinerario del corpo e dell’anima, nei luoghi e dentro se stessi, un vagabondaggio che diventa parte del tempo quotidiano, come è già successo a migliaia di lettori di queste pagine.
Author(s): Giorgio Boatti
Edition: Prima edizione
Publisher: Mondadori
Year: 2023
Language: Italian
Pages: 348
City: Milano
Indice
Copertina
L’immagine
Il libro
L’autore
Frontespizio
Sulle strade del silenzio
Fuga di Natale
Direzioni da prendere
Vecchio, testardo telefono
Cavoli neri
Abitare in cella
Un crocefisso sulla Curva Sud
Nelle campagne degli Umiliati…
Caratteri mobili, durissimo acciaio
Rifugiarsi in cella
Imprecazioni per voci angeliche
Smarriti. Perduti. Scomparsi
Un banchiere molto silenzioso
Sotto la gru
Riflettori per cinque sopra la gru
Un cancelletto sull’autostrada
Eremita di città
Monastero per voce sola
Carnevali e Quaresime
Dalla solitudine ai festival
Comodi e veloci sulle strade della fede
Una sola cosa ti manca
“Cosificazioni” e dintorni
Autografi e altre vanità
«Ex oriente lux»
Lungo il 45°
Macchine del tempo
A tu per tu con gli Euganei
E l’abate suona il rock
Non ostentare
Due “chicos” in refettorio
«Abate, è già ora?»
Curare la propria siepe
Un bocconiano in crisi
La stagione degli addii
Somiglianze
Quando i desideri tolgono la maschera
Sentieri di primavera
Una notte con l’imperatore
Sapore di zolfo
Piantatori d’alberi
“Lectio Divina”
Aspettando gli eremiti
Dentro e fuori una cartolina
Nel posto più sbagliato
Ragazzini in prima fila
Non abitare assieme al serpente
La voce del coro
«Succisa virescit»
L’abbraccio di Arcinazzo
Il numero della Bestia
Atlante delle macerie
L’occhio degli occhi
Cucinare la manna
Il coro, posto di battaglia
A ogni stagione il suo frutto
Il compleanno del primo libro
Toc toc, chi bussa? L’Inquisizione
Il momento della disillusione
Fermati, o rupe!
Nel cuore della notte
Scalpellini e unghie scarlatte
Vivere al minimo
Entri la gente giusta
“Spaziamento” nel dirupo
Oltre le mura
Eremo con moltitudine
Discesa al Sud
Avvelenamenti, trasferimenti, scomuniche
Funerale in bianco
Tanti passi, un solo cammino
Che egli cresca e che io diminuisca
Luci e ombre
Friselle e pomodori
Un tappeto nel vento
Competenze smarrite, oggetti perduti
Sardelle e profumi…
Più feroci dei Casalesi
Il popolo delle taniche
Il tempio e l’oro
La gentildonna della collina
Il tralcio e il “Potatore”
Dove c’erano i rovi
Nemici, nemici, sempre nemici
Note e indicazioni bibliografiche
Ringraziamenti
Postfazione. Lunga è la strada del viaggiatore immobile
Copyright