«Il profeta», osserva Flannery O’Connor in Mystery and Manners, «è un realista delle distanze», ossia colui che «non esita a distorcere le apparenze per mostrare una verità nascosta». D’altronde, aggiunge la scrittrice di Savannah, la profezia «non è questione di predire il futuro», ma consiste piuttosto «nel vedere le cose in tutta l’estensione del loro significato e quindi nel vedere in primo piano le cose lontane». Nel corso del XX secolo, Reinhold Niebuhr (1892-1971) mostra i lineamenti inconfondibili che distinguono la figura misteriosa del «realista delle distanze». Il teologo protestante rappresenta il principale esponente dell’agostinismo politico nel Novecento, che mostra il fecondo rapporto tra cristianesimo e Relazioni Internazionali. Inoltre, egli aiuta i propri contemporanei a vedere in primo piano le cose lontane, a scorgere la politica internazionale in tutta l’estensione del suo significato.
Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, senza alcuna intenzione di prevedere o anticipare il futuro, Niebuhr sviluppa il «realismo cristiano». Un approccio che, non cedendo all’opposto rischio del cinismo o dell’utopia, esprime una concezione della natura umana, della politica e della storia che vuole testimoniare l’urgenza della moderazione e della responsabilità nell’esercizio del potere, oltre che la necessità del controllo morale della dimensione politica all’interno di un mondo imperfetto.
A più di quattro decadi di distanza dalla sua morte, il pensiero di Niebuhr risulta ancora attuale, proprio perché egli mostra e promuove uno sguardo critico sulla realtà politica in grado di offrire un utile contributo alla comprensione delle trasformazioni e all’analisi delle dinamiche internazionali del sistema globale contemporaneo
Author(s): Luca G. Castellin
Series: Rubbettino Università
Publisher: Rubbettino
Year: 2014
Language: Italian
Pages: 183
City: Soveria Mannelli
Tags: Reinhold Niebuhr
INDICE
Introduzione. Il «realista delle distanze»
9
I. La «lunga ombra»
17
1. Una «prima immagine»
23
2. Il coraggio di cambiare
28
3. Il trionfo dell’esperienza sul dogma
37
4. Un uomo per tutte le ragioni?
42
5. «Il padre di tutti noi»
46
II. Realismo (perché) cristiano
51
1. Nessuno ama un realista
54
2. Il senso comune dell’uomo della strada
59
3. Figli della luce e figli delle tenebre
66
4. L’eredità di Sant’Agostino
70
5. Creatura finita e Imago Dei
79
6. Il dramma della storia
83
7. In uno specchio, in modo oscuro
86
III. In un inferno d’insicurezza globale
91
1. L’uomo e la sua comunità
93
2. Nazioni e Imperi
105
3. L’egoismo delle nazioni
112
4. Il tallone di Achille della democrazia
116
5. L’illusione del governo mondiale
125
IV. L’ironia di una storia
133
1. Il «sorriso compiaciuto» di una nazione
136
2. significato dell’ironia durante la Guerra fredda
143
3. I limiti del potere militare
149
4. La responsabilità atlantica
154
5. Il futuro dell’America nel mondo post-bipolare
158
Una domanda che non si pone?
171
Indice dei nomi
177