Lukács continua la sua attenta analisi dell’evoluzione del dramma moderno soffermandosi innanzitutto sulla stagione naturalista iniziata dai grandi romanzieri francesi, i fratelli Goncourt, Flaubert e Zola, che scrissero per il teatro o meglio drammatizzarono le loro opere narrative. Dopo avere individuato l’apporto fondamentale dell’allora tanto necessaria riforma del palcoscenico dato dalla Freie Bühne di Otto Brahm a Berlino e dal Théâtre libre di Antoine a Parigi, Lukács verifica i contributi dei singoli drammaturghi che ingrossano la schiera dei precursori del dramma naturalistico — Becque, Strindberg, Tolstoj — e, passando per il dramma contadino-popolare di Anzengruber, giunge a Gerhart Hauptmann, individuando l’essenza del nuovo dramma naturalistico in una «questione» tecnica e di tecnica e chiarendo nel medesimo tempo la distanza dal socialismo mantenuta, sia pure inconsapevolmente, da tutti i poeti del naturalismo, peraltro attenti alle questioni sociali e al destino del proletariato. Il dramma impressionistico-intimista di Arno Holz e Schlaf e la forma del dramma-ballata di Maeterlinck, considerati entrambi come effetto della nuova realtà storico-sociale, segnano un ulteriore passaggio obbligato — al pari della lezione naturalista — prima che il dramma moderno giunga alla grande stagione del teatro austriaco o diventi il dramma estetico di Oscar Wilde, D’Annunzio e Hofmannsthal, allora contemporanei del giovanissimo studioso ungherese.
Author(s): György Lukács
Publisher: SugarCo Edizioni
Year: 1980
Language: Italian
Pages: 279
Il Naturalismo
1 I precursori della nuova tecnica
2 Il dramma contadino (Anzengruber)
Théâtre libre e Freie Bühne
Possibilità e limiti del Naturalismo
Oltre il Naturalismo
1 Impressionismo e Naturalismo lirico
2 Maeterlinck e la stilizzazione decorativa
3 Commedia e Tragicommedia
La situazione presente
Verso il grande dramma
Sommario