Il lettore che mi vorrà seguire in queste pagine troverà i medesimi protagonisti collettivi e individuali della prima rivoluzione russa, quella del 1905: proletari di fabbrica e contadini, soldati e marinai, soviet di operai e di soldati, ceti borghesi e proprietari terrieri, partiti liberali e formazioni socialiste delle più svariate tendenze. Vedrà agire Lenin e Stalin, incontrerà Trockij, s’imbatterà nei menscevichi Plechanov e Martov, sentirà parlare del socialista rivoluzionario Černov e del cadetto Miljukov. Conoscerà anche nuovi personaggi e scoprirà sigle politiche e sindacali inesistenti nel 1905. Nel complesso, crederà sulle prime di assistere alla ripresa del processo rivoluzionario, che s’era interrotto un decennio prima. Poi, andando avanti nella lettura del libro, s'accorgerà di avere di fronte a sé personaggi che, pur sembrando gli stessi, in realtà pensano e agiscono in modo assai differente da come pensavano e agivano dieci anni prima.
La principale difficoltà nell’approccio agli attori e agli eventi del 1917 è proprio la tentazione di vedervi una grande affinità, sia pur in un diverso contesto storico-politico, con gli uomini e le vicende del 1905. Cosa può mai esserci di nuovo nell’atteggiamento di uomini, partiti e classi che avevano già fatto il loro ingresso sulla scena della storia, svelando con chiarezza e con passione i loro intenti e il loro temperamento? Eppure, si commetterebbe un grave errore se ci si limitasse all’osservazione delle analogie esteriori e non si cogliesse la radicale novità della rivoluzione del 1917 rispetto all’altra del 1905.
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Author(s): Ettore Cinnella
Publisher: Della Porta Editori
Year: 2008
Language: Italian
Pages: 0
City: Pisa-Cagliari