Società del controllo o società allo sbando? Nessuna società e nessun individuo può vivere e prosperare se non riesce a integrare forme di controllo e di non-controllo. Oggi però assistiamo a una divaricazione crescente tra questi due poli, a tutti i livelli. E, insieme, a una loro paradossale coincidenza. Strumenti di controllo e autocontrollo sempre più invasivi si trasformano in fenomeni di perdita di controllo dilaganti, e viceversa. La riflessione, sempre più urgente, su questa oscillazione approda alla proposta di osservare le pratiche artistiche come laboratori esemplari per comprendere la complessa “dialettica del controllo” che attanaglia la nostra contemporaneità.
Author(s): Stefano Velotti
Publisher: Castelvecchi
Year: 2017
Language: Italian
Pages: 64
Avvertenza 5
1. Una prodigiosa coincidenza 7
2. Una famiglia di parole 9
3. La sorveglianza come “ambiente naturale”,
il nostro “doppio” digitale
e l’epidemia delle valutazioni 11
4. Il sogno della modernità
(e il nostro sonno agitato senza sogni) 17
5. Il caso e la responsabilità: la differenza
tra uno “tsunami finanziario” e un film 21
6. L’asimmetria tra controllo e non-controllo:
stati che sono “effetti essenzialmente secondari” 25
7. La cosiddetta cultura… 31
8. …e la cosiddetta arte 35
9. Un passo indietro:
l’arte e le sue condizioni antropologiche 37
10. Crocevia 45
11. Dentro le pratiche artistiche 49
12. Il laboratorio artistico
e la dialettica del controllo 59