C'è chi considera il gioco con entusiasmo, e chi con sospetto o addirittura con avversione, nel timore che faccia perdere di vista le «cose serie». Orbene, i sostenitori della sua validità osservano che il gioco stesso, quando è intellettualmente stimolante (anche se il giocatore non se ne accorge) è «Serio»: e quindi le obiezioni contrarie perdono la loro validità. Naturalmente, qui è implicita l'idea che quello che conta è soprattutto il modo con cui apprendiamo, più che quello che apprendiamo: principio che viene frequentemente affermato, ma (in conseguenza di antichi pregiudizi) di fatto trascurato.
Ma la matematica, si dice, è una cosa quanto mai seria, con la quale «non si scherza»: quindi le considerazioni precedenti non la riguarderebbero. Invece è vero proprio il contrario. Da un certo punto di vista, la matematica è gioco: non è il solo dal quale la si può considerare, ma (contrariamente a quanto si potrebbe credere) è quello degli aspetti avanzati, della matematica trattata in modo assiomatico.
A sua volta, questa visione della matematica aiuta a trasferire «idee» sui sistemi matematici al mondo dei giochi. Per esempio, le regole vanno rispettate; ma ci può essere un «gioco sulle regole», quella che in matematica si chiama «metateoria», per operare sulle regole: ma anche questo gioco dovrà a sua volta avere delle regole.
Un'osservazione finale. Il gioco, perché sia interessante, non deve diventare ripetitivo; e sarà stato particolarmente efficace se il giocatore avrà imparato a costruire nuovi giochi.
E ora, buon divertimento!
Author(s): D’Amor Bruno
Series: Matematica: cultura e didattica
Publisher: Franco Angeli
Year: 1992
Language: Italian
Pages: X+102
City: Milano
Tags: Matematica ricreativa
Giochi logici, linguistici e matemagici......Page 1
Colophon......Page 6
Indice......Page 7
Prefazione......Page 9
Come leggere questo libro......Page 11
Appendice......Page 113