Medicina manuale. Diagnosi e terapia per le patologie di origine vertebrale

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Presentazione dell’edizione italiana "Presentare oggi questa edizione italiana del poderoso trattato di Robert Maigne non è se non atto dovuto ai sempre più numerosi fisiatri italiani che arricchiscono la propria competenza con lo studio e la pratica della medicina manuale. Dobbiamo, in primissimo luogo, all'opera instancabile di Ivan Colombo la diffusione, nel nostro paese, della conoscenza delle basi teoriche e delle tecniche operative di quella branca della fisiatria che in René Waghemacker e, soprattutto, in Robert Maigne ha gli indimenticabili Maestri. E stata, quella dei due studiosi francesi, come di Colombo e dei loro collaboratori ed allievi, una lunga, difficile, lotta per liberare la medicina manuale dalle pastoie e dalle scorie della faciloneria. del pressapochismo, quando non della autentica ciarlataneria, e per attribuire, a questa attività medica, rigore e dignità di scienza. Rivolgendomi, nella mia qualità di Presidente della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione, agli allievi del Corso Didattico di Medicina Manuale organizzato a Milano, nel lontano 1975. da Colombo, ho energicamente sostenuto il concetto per cui la medicina manuale deve essere prerogativa del medico, e, particolarmente, del medico fisiatra. Per tale motivo sino da allora rivolgevo un appello a tutti i Colleglli Universitari affinché le nozioni fondamentali della medicina manuale venissero illustrate nel corso di laurea in medicina e chirurgia, e, in modo più approfondito, nell'insegnamento postuniversitario della specializzazione in medicina fisica e riabilitazione. Già in quei lontani anni le lezioni di Robert Maigne si intitolavano «Méthode pour le bon emploi des thérapeutiques manuelles en pathologie vertebrale». E questa la chiave per intendere correttamente il pensiero e Pinsegnamento di Maigne. «Le bon emploi» implica il «faire d’abord un diagnostic selon les normes classiques». Non esiste, infatti, arte medica senza diagnostica. E, da questa deriva direttamente il terzo elemento di un bon emploi: «l'absence de contre-indications». Molti, nel leggere il volume che sono l'elice di presentare ai Colleghi Italiani, rimarranno stupiti nel constatare la complessità dei problemi, la serietà degli studi e delle ricerche, la razionalità delle metodologie operative della medicina manuale che si ispira all'opera ed al magisterio di Robert Maigne. E molti ne ritrarranno rinnovato stimolo all'apprendimento di una attività fisiatrica che tante soddisfazioni può riservare all’operatore coscienzioso. Con piena fiducia, dunque, ho sottoposto all'Editore il volume di Robert Maigne nella affettuosa traduzione dei suoi discepoli ed amici Astegiano, Brugnoni e Gatto. Dalla lettura del trattalo abbiamo lutti molto da imparare. E, seguendo il serrato procedimento induttivo mediante il quale Maigne è giunto a formulare il concetto del DIM, che, successivamente ha trovato così inoppugnabile conferma pratica, tutti ci renderemo pienamente e, direi, lietamente, conto del fatto che molte ulteriori conoscenze teorico pratiche ci riservano la scuola di Maigne e l'insegnamento, al fine a livello specialistico universitario, dei Colleghi Fisiatri che da tanti anni, e con tanta riconosciuta auto-revolezza, praticano in Italia la medicina manuale. La manipolazione vertebrale, come è noto, può condurre a risultati curativi spettacolari per rapidità e completezza. Ciò può determinare in alcuni Col leghi come in alcuni pazienti la tendenza a quel ricorso indiscriminato alla metodologia manipolativa che André Grossiord ha molto felicemente definito vera e propria «toxicomanie». Io credo che il maggiore dei tanti pregi del libro di Maigne sia rappresentato dal continuo, meticoloso, intransigente richiamo alla indispensabilità di riservare il trattamento manipolativo a pazienti i quali, sulla scorta della puntigliosa indagine diagnostica, risultino passibili di sicuro beneficio. Traducendo il trattato Astegiano. Brugnoni e Gatto hanno autorevolmente condiviso quella impegnativa raccomandazione. À loro, come a Robert Maigne, con sincera amicizia, mi associo." - Giorgio Nino Valobra "Il est très agréable pour un auteur de voir un de ses ou vrages traduit dans une langue étrangère. Mais son plaisir est généralement doublé d une crainte hélas trop souvent justifiée: la traduction sera-t-elle le reflet fidèle de ce qu 'il a voulu transmettre? En ce qui concerne cette traduction italienne, aucune crainte ne m ’effleure, car elle a été réalisée par trois médecins de grande compétence dans le domaine de la pathologie vertébrale, et qui ont été aussi mes élèves et sont devenu mes amis. Us connaissent parfaitement mes idées et ma méthode. Us ont longtemps et souvent fréquenté mon Service de l'Hôtel-Dieu de Paris: P. A. Astégiano, G. Brugnoni et R. Gatto. Qu'il me soit permis de les remercier très chaleureusement ainsi que mon vici ami, le Pr. G. Valobra qui nous a aidé pour la réalisation de cette édition." - Robert Maigne

Author(s): Robert Maigne; cura di Pier Angelo Astegiano, Guido Brugnoni, Renato Gatto
Edition: 1
Publisher: UTET
Year: 1996

Language: Italian
Commentary: Got original scanned PDF from Scribd (369716972); reprocessed it to reduce margins; cleaned, aligned, OCRed and bookmarked; added green covers
Pages: 546
Tags: medicina fisica e riabilitazione; physical medicine and rehabilitation; physiotherapy

Cover
Cover grey
Copyright
Presentazione dell’edizione italiana
Prefazione airedizione francese
Presentazione dell’edizione inglese
Sommario
I. Anatomia
1. Curve
Tipi
Formazione
Curve e resistenza vertebrale
2. Vertebra tipo
Differenti gruppi di vertebre
Struttura del corpo vertebrale
Architettura delParco posteriore
Piatti cartilaginei
Articolazioni interapofisarie
3. Disco intervertebrale
4. Il sistema dei legamenti
Legamento longitudinale anteriore
Legamento longitudinale posteriore
Legamento interspinoso
Legamenti gialli
5. Particolarità del rachide secondo le regioni
Rachide cervicale
Faccette articolari
Apofisi spinose
Legamento sovraspinoso
Uncus
Apofisi trasverse e arteria vertebrale
Malformazioni della cerniera cervico-occipitale
Rachide dorsale
Rachide lombare
Apofisi spinose
Apofisi trasverse
Articolazione sacro-iliaca
6. I muscoli
Muscoli perirachidei
Muscoli addominali
Muscoli del collo e del dorso
Muscoli dei lombi
7. Vascolarizzazione delle strutture vertebrali
Arterie
Vene
8. Innervazione delle strutture vertebrali
Branche posteriori del nervo spinale
Nervo sinu-vertebrale
Innervazione del disco
Innervazione delle articolazioni interapofisarie
Innervazione dei legamenti
Innervazione del periostio della vertebra
Innervazione di muscoli spinali
Recettori muscolari e tendinei
Recettori articolari
9. Sistema simpatico
II. Biomeccanica
1. I movimenti del rachide
Il segmento mobile: unità meccanica
I movimenti rachidei secondo le diverse regioni
Movimenti del rachide cervicale
Movimenti del rachide dorsale
Movimenti del rachide lombare
2. Biomeccanica delle articolazioni sacro-iliache
I differenti tipi di articolazione
I movimenti dell'articolazione
Conclusione
3. Sollecitazioni
II disco ammortizzatore e distributore delle pressioni
Forze di pressione
Ruolo della muscolatura addominale
Ruolo ammortizzatore del corpo vertebrale
Ruolo delle articolazioni sacro-iliache
4. Conseguenze dell'invecchiament
Sul corpo vertebrale
Sul disco
Sulle articolazioni posteriori
III. Il dolore di origine vertebrale
1. Dolori provocati sperimentalmente
A livello del nervo spinale
Radice sensitiva
Radice motoria
A livello del disco
A livello delle articolazioni interapofisarie
A livello dei legamenti interspinosi
A livello dei legamenti longitudinali comuni posteriore ed anteriore
A livello del legamento giallo
A livello del corpo vertebrale
A livello dei muscoli
2. Lesioni vertebrali e dolori comuni
Lesioni discali
Ernie discali
Lesioni delle articolazioni interapofisarie
Anomalie
Lesioni degenerative
Altre lesioni
Formazioni meniscoidi
Lesioni muscolari obiettivabili
3. Turbe statiche e dolore
Scoliosi
Ipercifosi dorsale
Anomalie Iransizionali
Spondilolistesi
Asimmetrie di orientamento delle interlinee delle articolazioni interapofisarie
Gamba corta
4. Disturbi intervertebrali minori (DIM)
Definizione
Diagnosi
Diagnosi differenziale
Diversi tipi di DIM
Localizzazione e numero
Associazione di DIM a diversi livelli
Disturbo intervertebrale minore e soglia di tolleranza
Trattamento
Può il disturbo intervertebrale minore avere ripercussioni viscerali?
Ipotesi sul meccanismo dei DIM
DIM e «facet syndrome»
DIM e «lesioni osteopatiche»
Conclusione
5. La sindrome cellulo-periosto-mialgica vertebrale segmentarl
Le manifestazioni cliniche della sindrome vertebrale segmentarla
Cellulalgia
Cordoni mialgici induriti
Ipersensibilità teno-periostea
Manifestazioni cellulo-periosto-mialgiche (CPM) attive ed inattive
Ipotesi sulla fisiopatologia di queste manifestazioni
6. Dolori mio-fasciali di origine non vertebrale
Cellulite o pannicolosi
Tendomiosi
I punti grilletto muscolari
Fibromialgia
IV. Exame del rachide
1. I principi generali dell’esame
Colloquio ed anamnesi
Esame clinico
Esame di insieme statico e d in a m ico
Esame della mobilità regionale
Esame segmentano
2. Applicazione regione per regione
Esame del rachide cervicale
Esame della mobilità
Esame segmentario
Esame dei nervi rachidei cervicali
Ricerca delle manifestazioni della sindrome neutrofica vertebrale segmentaria di Maigne
Esame del rachide dorsale
Esame della mobilità
Esame segmentario
Esame dei nervi spinali toracici
Manifestazioni della sindrome neurotrofica t i . . - - v » ’ 1 "vertebrale segmentaria di Maigne
Esame del rachide lombare
Esame della mobilità
Esame segmentario
Esame dei nervi spinali lombari
Ricerca delle manifestazioni della sindrome neurotrofica vertebrale segmentaria di Maigne
V. I trattamenti
1. Le manipolazioni vertebrali
Generalità
Principio di base
Definizione
Lo scrocchio
Diversi tipi di manipolazione
Le manipolazioni dirette
Le manipolazioni indirette
Le manipolazioni seniindirette
Localizzazione della manipolazione
Identificazione di una manipolazione
Componenti del movimento manipolativo
Scheda di identificazione della manipolazione
La regola del non dolore e del movimento contrario (Maigne)
Applicazione pratica della regola del non dolore e del movimento contrario
Controindicazione tecnica alla manipolazione
Casi particolari
Regola del non dolore e del movimento contrario nelle manipolazioni dirette
Condotta del trattam ento con la manipolazione
Il trattamento manipolativo è giustificato?
Il trattamento manipolativo è possibile?
Come condurre il trattamento?
La seduta di manipolazione
Elementi di valutazione deH’effetlo dei trattamenti
Reazione dopo trattam ento manipolativo
Evoluzione del dolore dopo la seduta di manipolazione
Numero e frequenza delle sedute
Manipolazioni in rapporto all’età
Qualità dei risultali
Indicazioni generali delle manipolazioni vertebrali
Regione cervicale
Regione dorsale
Regione lombare
Coccige
Affezioni viscerali e disturbi funzionali
Controindicazioni della manipolazione
Controindicazióni cliniche
Controindicazioni tecniche
Insidie della manipolazione
Insufficienza vertebrobasilare (1 V B
Accidenti ed incidenti delle manipolazioni vertebrali
Gli accidenti drammatici
Gli accidenti seri
Gli incidenti
La prevenzione degli accidenti. 1 test di postura
Responsabilità medica
Meccanismo d'azione della manipolazione
Fattori meccanici possibili
Il fattore riflesso
2. Le trazioni vertebrali
Modalità di applicazione
Trazioni cervicali
Trazioni lombari
Applicazione della trazione
Trazioni sul letto
Modalità di azione della trazione
Indicazioni della trazione
3. Il massaggio
Massaggi di decontrazione dei muscoli delle docce paravertebrali
Contratture acute
Contratture croniche
Il massaggio nella manifestazioni cellulo-periostomialgiche
Le cellulalgie
I cordoni mialgici
Dolori teno-periostei. tendinalgie, tendiniti
Il massaggio trasverso profondo (MTP)
4. Gli stiramenti
Stiramenti longitudinali
Stiramenti associati al raffreddamento della pelle
Stiramenti trasversali
5. I.e infiltrazioni
Infiltrazioni rachidee
Infiltrazione epidurale
Infiltrazione sub-aracnoidea
Infiltrazione delle articolazioni interapofisarie
Infiltrazioni leaamentose
Infiltrazioni nervose
Infiltrazioni dei punti mialgici
Infiltrazioni delle cicatrici
Incidenti da anestesie locali
Inconvenienti delle infiltrazioni cortisoniche
6. Idroterapia, termoterapia, crioterapia
Idroterapia e termoterapia
Crioterapia
7. L'elettroterapia nei dolori di origine rachidea
A livello del rachide
Sulle manifestazioni della sindrome neurotrofica vertebrale segmentaria
8. Busto gessato
Indicazioni
Confezione e controllo del corsetto gessato
Modalità d'azione
9. I busti
Indicazioni
Diversi tipi
Modalità di azione
Controindicazioni
10. Collari cervicali e minerve
Diversi tipi di collari
Indicazioni
11. La rieducazione
Nelle cervicalgie
Nelle dorsalgie
Nelle lombalgie
Lombalgie di origine bassa
Lombalgie basse di origine alta
Rieducazione degli arti inferiori
VI. I principali aspetti clinici dei dolori di origine vertebrale
1. Cervicalgie comuni croniche
Segni clinici delle cervicalgie comuni
Differenti origini delle cervicalgie comuni e loro trattamenti
Cervicalgie di origine muscolare, cellulitica o legamentosa
Cervicalgia e psichismo
2. Torcicollo c cervicalgie acute
Torcicollo acuto banale
Torcicollo da DIM
Torcicollo di origine muscolare
Torcicollo di origine mista
Cervicalgia acuta
Da poussée congestizia d 'a r tr o s
Da ernia discale
3. Nevralgia cervico-brachiale comune
Il dolore
Esame del collo
Dolore interscapolare
Quadri clinici secondo il livello
Eziologie
Diagnosi differenziale
Trattamento
4. Dorsalgie croniche comuni
Dorsalgia interscapolare di origine cervicale bassa
Quadro clinico
Esame clinico
Qualche caso clinico particolare
Trattamento
Rieducazione
Prevenzione
Dorsalgie comuni di origine dorsale
Dorsalgie croniche di origine muscolare
5. Dorsalgie acute
Dorsalgia interscapolare acuta di origine cervicale
Trattamento
Dorsalgia acuta di origine dorsale
Trattamento
Dorsalgia acuta da calcificazione discale
Dorsalgia acuta di origine muscolare
6. Distorsioni costali
Circostanze di apparizione
Quadro clinico
Diagnosi
Si tratta di una distorsione?
Trattamento
La «costa che aggancia»
7. Lombalgie croniche
Esame di un lombalgico
Conclusioni dell'esame clinico
8. Lombalgie di origine lombare bassa
Lombalgie discali
Lombalgie articolari posteriori lombari inferiori
Lombalgie di origine legamentosa
Lombalgie di origine lombo-sacrale e «disturbo invertebrale minore»
Lombalgie di origine lombare bassa e sindrome cellulo-periosto-mialgica vertebrale segrnentaria
Trattamento
Lombalgie comuni di origine non vertebrale
9. Lombalgia bassa di origine alta (TT1-T12-L1)
Richiami anatomici
Segni clinici
Esame radiologico
Frequenza
Forme atipiche
Trattamento
10. Lombalgie acute
Lombalgia acuta di origine lombo-sacrale
Quadro clinico
Meccanismo
Trattamento
Lombalgie acute di origine dorso-lombare
Segni clinici
Trattamento
Lombalgie acute della discopatia calcificante
Lombalgia acuta di origine muscolare
11. Sciatiche comuni
Inizio e topografia
Esame clinico
Immagini
Forme cliniche
Diagnosi differenziale
Trattamento
12. Nevralgia crurale
Inizio e topografia
Esame clinico
Diagnosi differenziale
Trattamento
13. Meralgia parestesica
Origine canalicolare
Origine vertebrale
Origine mista
14. Coccigodinia
Diagnosi
Trattamento
15. Sindrome delle branche perforanti laterali di T12 e LI
Anatomia
Esame clinico
Quadri clinici
Trattamento
16. Cefalee cervicali
Caratteri comuni alle cefalee cervicali
Semeiologia cervicale
Differenti aspetti delle cefalee cervicali
Cefalea occipitale
Cefalea occipito-temporo-mascellare
Cefalea sovraorbitaria
Fattori scatenanti
Frequenza delle cefalee cervicali
Frequenza delle differenti forme
Meccanismo fisiopatologico
Dolore articolare posteriore C2-C3
Segni cranio-facciali
Ipotesi su questo meccanismo
Trattamento delle cefalee cervicali
Manipolazione
Infiltrazione articolare posteriore C2-C3
Muscoli cervicali e cefalee
17. Emicranie cervicali
Emicrania vera
Emicrania cervicale
Emicrania e rachide cervicale superiore
18. Sindrome cervicale
Elementi della sindrome cervicale
Diagnosi
Esame del rachide cervicale
Meccanismo
Trattamento
19. Sindrome dell’elevatore della scapola
Quadro clinico
Trattamento
20. Acroparestesie degli arti superiori e rachide cervicale
Acroparestesie e topografia radicolare
Acroparestesie globali notturne
Acroparestesie a topografia tronculare
Sindrome del tunnel carpale
Sindrome del canale di Guyon
Rachide cervicale e acroparestesie
La doppia irritazione
21. Spalla dolorosa e rachide cervicale
Generalità sulle lesioni tendinee e capsulari
Conflitto sottoacromiale (Neer)
Lesioni asintomatiche
Conflitto sotto-coracoideo
Esame della spalla
Studio dei movimenti attivi
Studio dei movimenti passivi
Studio dei movimenti in contro-resistenza
La ricerca dei passaggi dolorosi
Studio con la palpazione
Studio delle articolazioni della clavicola
Studio della mobilità della scapola (articolazione scapolo-omerale)
Studio della mobilità dell’articolazione glenoomerale e segni di lesione del cercine glenoideo
Studio del rachide cervicale
La spalla cervicale
Diagnosi della spalla cervicale
Spalle miste
Cordoni mialgici, punti-grilletti e dolore di spalla atipico
Terapie manuali nelle spalle dolorose
Mobilizzazioni dell’articolazione gleno-omerale
Mobilizzazioni dell'articolazione scapolo-omerale
Manipolazioni dell’articolazione acromio-clavicolare
Manipolazioni dell'articolazione sterno-clavicolare
22. Epicondilalgie
Esame clinico
Gomito
Rachide cervicale
Valutazione di una epicondilalgìa
Classificazione
Epicondilalgie d'origine locale
Epicondilalgìa per tendinite d'inserzione
Epicondilalgìa di origine muscolare
Blocco articolare omero-radiale
Epicondilalgìa per compressione della branca posteriore del nervo radiale
Disfunzione radio-ulnare inferiore
Epicondilalgia e rachide c e rv ic a l
Trattamento
23. Epitroclcalgia
24. Puhalgia e fattore vertebrale
Stadi clinici della pubalgia da facilitazione vertebrale
Tappe del trattamento
25. Falso dolore dell'anca di origine vertebrale
Dolore trocanterico e sindrome segmentaria L5
Falso dolore dell'anca e sindrome segmentaria T12-L1
Sindrome canalicolare dei rami perforanti laterali cutanei provenienti da T12 e L1
Protesi totale e falsi dolori dell'anca
26. Dolori del ginocchio e origine vertebrale
Esame
Quadro clinico
Dolori del ginocchio e articolazione tibio-peroneale superiore
Blocchi dell'articolazione tibio-peronea superiore (TPS)
Periartrite peroneo-tibilae superiore e sciatica
Trattamento
27. Rachide e dolori pseudo-viscerali
Dolori toracici
Dolori addominali
Un caso particolare
Trattamento
28. Sindrome della giunzione dorso-lombare
Richiamo anatomico e fisio patologia
Seiini d'esame
Esame della giunzione dorso-lombare
Manifestazioni cellulo-periosto-rnialgiche
I «punti di cresta»
Sintomi clinici
Trattamento
29. Sindrome delle zone transizionaii
Caratteristiche della sindrome delle zone transizionali
Cause provocatrici o favorenti
Quadro clinico più frequente
Altri aspetti clinici
Appendice: Tecniche manuali
Generalità
Il materiale
Tecniche manipolative di base
Le sette tecniche fondamentali
Le sette tecniche complementari
1. Rachide cervicale
Massaggio dei piani cutanei
Manovre di rilassamento
Manovre di mobilizzazione e di (razione manuale
Mobilizzazioni
Trazione manuale
Manipolazioni
Tecnica «mento libero»
Tecnica «mento bloccato»
Tecnica della «mano anteriore»
Tecnica della «mano posteriore»
2. Giunzione cervico-dorsale
Massaggi dei piani cutanei
Manovre di rilassamento
Mobilizzazioni
Manipolazioni
Tecnica cervico-dorsale in «decubito laterale»
Tecnica del «mento-perno»
Tecnica «appoggio laterale sulla spinosa» soggetto seduto
3. Rachide dorsale
Massaggio dei piani cutanei
Manovre di rilassamento
Stiramenti dei muscoli fissatori della scapola
Mobilizzazioni
In estensione
In lateroflessione
In rotazione
Manipolazioni
Tecnica «appoggio epigastrico»
Tecnica «seduto a cavallo»
Tecnica «del ginocchio»
Tecnica della « mano contro-appoggio nel decubito dorsale»
Tecnica diretta
4. I lombi
Massaggi dei piani cutanei e so tto -c u tanei
Manovre di rilassamento muscolare e di stiramenti
Manovre di rilassamento
Gli stiramenti
Mobilizzazioni
In flessione
In lateroflessione
In estensione
In rotazione
Manipolazioni
Tecnica «spalla-bacino» in cifosi
Tecnica «spalla-bacino» in lordosi
Tecnica «spalla-bacino» in posizione neutra (senza lordosi né cifosi)
Tecnica «a cavallo»
Tecnica «con le due ginocchia»
Tecnica «con la cintura»
5. Manipolazioni costali
Prima tecnica (per le coste inferiori)
Seconda tecnica (per le coste inferiori)
Terza tecnica (per le coste mediane e inferiori)
Tecnica per le prime coste
Tecnica per una distorsione costale anteriore
6. Manipolazioni dette «sacro-iliache»
Generalità
Semiologia di un danno sacro-iliaco in medicina tradizionale
Semiologia proposta per i sostenitori dei «blocchi» sacro-iliaci
Opinione personale
Tecniche manipolative dette sacro-iliache
Bibliografia
Principali referenze bibliografiche dell'autore
Indice analitico
Back cover grey
Back cover