Ars monastica. Iconografica teofanica e tradizione mistica nel Mediterraneo altomedioevale (V-XI secolo)

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Secondo Massimo il Confessore le realtà celesti e quelle materiali sono fatte per rivelarsi a vicenda. L'immagine di Dio dipinta nel catino absidale può condurre, infatti, per visibilia ad invisibilia, celebrando il punto d'incontro tra liturgia celeste e liturgia terrena, ma non solo. L'iconografia teofanica, infatti, costituisce il punto d'incontro di una complessa tradizione mistica incentrata sulla visione dei misteri celesti e sul ruolo apostolico dei monaci, che sulla falsariga dei profeti del Vecchio Testamento giungevano al cospetto del trono divino, costituendo un punto di riferimento imprescindibile per l'intero ordo monasticus. Questo studio vuole investigare proprio il ruolo della tradizione mistica nell'elaborazione e nella diffusione dell'iconografia teofanica, secondo una prospettiva inedita che attraverso la letteratura pseudepigrafa, l'esegesi patristica e l'omiletica ricostruisca la sinopia mistica al di sotto di un'iconografia che insiste sul complesso profilo sincretico della tradizione monastica bizantina.

Author(s): Valentina Cantone
Publisher: CLEUP
Year: 2008

Language: Italian
Pages: 348
Tags: Christian art, Medieval art, Iconography, Theophany

Frontispizio
Indice
Prefazione
Introduzione
1. Arte monastica e iconografia teofanica nella storiografia dall’Ottocento a oggi
Genesi di un pregiudizio romano
L’iconografia teofanica dopo le campagne archeologiche di inizio Novecento
L’estetica monastica come principio formale
Maestà liturgiche
Contro la storia dell’arte fatta a dittico
Sviluppi critici e pensiero pragmatico
Un’iconografia contaminata
Ha ancora senso parlare di arte monastica?
2. Imitatio Christi e ascensione mistica: cosa vedono e cosa dipingono i monaci?
Alle origini dell’iconografia teofanica: rapimento estatico e sacerdozio celeste nella tradizione apocalittica giudaico-cristiana
Le apocalissi “celebrate da moltissimi monaci”
Le composizioni absidali tra ascensione, trasfigurazione e visione perpetua
La maestà divina seduta sul carro dei Viventi
Il sole e la luna nell’iconografia teofanica
Un’immagine fortemente conservativa?
Funzione poitica ed ecclesiologica dell’iconografia teofanica: sulle origini alessandrine della visio Dei
L’immagine dell’aquila come figura della contemplazione
3. Appunti sulla diffusione dell’iconografia teofanica tra conservazione e trasformazione
Iconografia teofanica e iconodulia nei manoscritti costantinopolitani del IX secolo
Iconografia teofanica e monachesimo metropolitano tra X e XI secolo
Ordo monasticus e iconografia teofanica in Occidente
La fortuna di una formula iconografia sintetica: l’immagine di Dio nella miniatura tra VII e XI secolo
Conclusioni
Testi
Bibliografia
Indice delle illustrazioni